Dal carrello della spesa al cestino

Spreco di cibo: un gesto con grandi conseguenze

Secondo la FAO, ogni giorno 1/3 del cibo prodotto nel mondo viene buttato.

Perché?

Non perché avariato o non commestibile ma semplicemente perché non vendibile: non rispetta i canoni estetici di perfezione per essere disponibile sul mercato.

Del cibo acquistato in Italia, più della metà viene buttato perché dimenticato e imbruttito, oppure perché troppo vicino alla data di scadenza.

Non siamo più in periodo di guerra, o vicini ad una minaccia nucleare. Davvero è necessario comprare tutto questo cibo se tendiamo a cestinarlo?

Perché?

Abbiamo la possibilità di fare scelte quasi infinite rispetto a qualità, prezzo, sistemi di acquisto. Possiamo anche farci arrivare la spesa direttamente a casa.

Riusciamo comunque a buttare chili e chili di cibo. Ignorando tutto il lavoro, lo spreco e l’impatto ambientale che comporta portare quell’alimento dove sta (di solito sul bancone di un supermercato).

Concordo pienamente sull’urgenza di educazione alimentare.

E non solo. Mancano civiltà e coscienza. La situazione è critica.

A questo link una semplice infografica esplicativa di queste brevi righe.

Fonti: