Il giorno dopo.

Quello che sta succedendo è devastante.

Mai, mai avrei pensato a una guerra di invasione in Europa nel 2022. Proprio martedì sera ne parlavo insieme a mia moglie e a un’amica.

Conosco molte persone che vivono, che hanno famiglia o amici sia in Ucraina, che in Russia e anche in Moldavia e Romania. Sono molto, molto preoccupato. Sono devastato dalla preoccupazione e dal dolore e mi sento impotente. Ho pensato molto se valeva la pena scrivere su queste righe o no.

Oggi avrei dovuto parlare di altri temi. Ma non riesco a staccarmi da Twitter. Non riesco a non leggere in continuazione quello che sta succedendo.

Proprio ieri sono stato a una conferenza sull'”Atlante dei conflitti“… Il clima era molto teso, cupo. L’intervento è stato molto interessante. Mi ha fornito molti spunti di riflessione.

Non voglio fare congetture, ipotesi, dare giudizi, opinioni… sento tutto estremamente vicino, nel tempo, nello spazio, umanamente.

Quello che penso è quanto segue:

  • penso alle persone. A chi fino all’ALTROIERI conduceva una vita come la nostra: famiglia, spesa, lavoro, pandemia… magari non in tutta l’Ucraina, ma in gran parte del Paese sì. Oggi si ritrova a scappare (se può) o a convivere con una guerra, o a combattere, o a piangere qualcuno che ha già perso
  • penso che Kiev, la capitale, è a circa 1.700km da noi: estremamente vicina
  • penso che la maggior parte dei giovanissimi, giovani e meno giovani, siano stati e continuino a essere vittime delle decisioni di pochi, troppo concentrati e ubriachi di potere per vedere oltre a esso. Il bene dei pochi prevale su quello dei molti
  • penso che dietro quello che è successo ieri, ci sia un piano ben preciso. E ho paura. Perché la guerra cambia tutto. Questa guerra in particolare.
  • penso agli “equilibri” che hanno portato a tutto questo… ma non sono un politologo.

L’Ucraina l’ho vista nel 2015. Kiev era tappezzata di cartelloni con i volti dei soldati caduti e appelli per fare donazioni.

Ho visto cosa significa vivere nel pieno di un conflitto in Colombia, nel 2019.

La guerra toglie umanità. Questo non dobbiamo permetterlo. Il “nemico” non più un uomo o una donna, è un mostro.

Se hai letto queste poche righe, leggi di più. Informati bene. Contestualizza, comprendi, condividi, commenta. Ma non restare in silenzio.

La pace ha bisogno di ogni voce. Perché tutte hanno un peso.

La guerra è stupida.

Noi dobbiamo essere intelligenti.

Dobbiamo pensare al futuro di tutt*. Alla convivenza, all’integrazione, alla multiculturalità che porta tanta, tantissima ricchezza.

Quello che sta succedendo è follia. È il risultato macabro di una politica vecchia, egoista, stupida.

Noi siamo migliori. Lo so. Ho conosciuto tanti, tantissimi giovani con idee, ideali, speranze, valori, coraggio e forza per creare un futuro migliore. Ce lo meritiamo.

La guerra è stupida. La pace è faticosa. Cerchiamola ogni giorno. Creiamola ogni giorno attorno a noi. Coltiviamola, diffondiamola. Nel nostro piccolo. Ogni gesto è fondamentale.

Per aiutare l’Ucraina da qui ci sono alcuni modi:

  • aiutiamo chi è oppresso dalla censura di internet con Snowflake
  • diffondiamo informazioni e fatti da fonti certe. Italiane e internazionali.
  • se troviamo siti o link per effettuare donazioni, accertiamoci che siano veri e non fasulli (i cyber crimini sono all’ordine del giorno!!!)
  • non smettiamo di sperare, di pregare, di avere fede nella pace